noi di i taliaunita eravamo ad Erba con Raffaele Varvara

VARVARA, L’INFERMIERE NO VAX
TORNA AL LAVORO. AL ‘MANZONI’

Raffaele Varvara, infermiere No vax e presidente del comitato “Di Sana e Robusta Costituzione” protagonista di una lunga vicenda giudiziaria, rientra nella professione e lo fa all’ospedale cittadino ‘Alessandro Manzoni’.

“Torno a lavorare presso l’ospedale dove qualche mese fa con il comitato Di Sana e Robusta Costituzione e la comunità lecchese organizzata nel gruppo “Libera resistenza Lecco”, avevamo condotto un presidio nell’ambito dell’operazione Riapriamo le porte per garantire il libero accesso alle cure e alle visite dei parenti in ospedali ed RSA. Mi sono occupato sul territorio anche del caso Carlo Gilardi”.

tutto per aver dichiarato che il vaccino non e' sicuro

.13 giorni di sospensione, riammesso , tuttavia non sara' mai piu' in corsi a contatto diretto con i pazienti

si allungano i tempi per la pensione

Brutte notizie per i trentenni di oggi sul fronte delle pensioni. I nati nel 1993 dovranno aspettare di aver compiuto 70 anni prima di poter accedere alla pensione di vecchiaia. I risultati arrivano dalle simulazione del calcolatore «Pensami - Pensione A Misura» dell’Inps. Uno strumento utile agli utenti per simulare il proprio futuro pensionistico in base anche alle nuove norme in tema di pensioni

Il governo Meloni

in campagna elettorale sono state fatte tante promesse

una delle piu’ importanti ; abbassare le bollette

ebbene si , mi dite cosa e’ stato fatto per abbassare le bollette?

Non vedo nulla di positivo nella attuale riforma se non quella di aver messo da parte dei soldi per aiutare i bisognosi con dei bonus fiscali ma era gia’ stato messo da parte dal signor draghi

quindi cio’ mi fa pensare che l’agenda draghi continua e perche?

Perche’ in europa era tutto stabilito, chiunque andra’a governare dopo draghi sara’ costrettoa proseguire con l’agenda europea, dobbaimo tanti soldi all’europa ed anche il pnnr lo riceveremo se proseguiremo la politica di draghi

2) ANNULLARE LA RIFORMA PENSIONISTICA DELLAFORNERO

anche qui forse era meglio se restava quella riforma

avevano promesso di mantere tutti in pensione a 64 anni con un minimo pensionistico di 20 anni di contributi in questo modo si superava l a riforma fornero

invece cosa fanno?

41 anni di contributi e potrai andare in pensione indipendentemente dall’eta’

oppure quota 103 (41 anni di contributi e 62 anni di eta’

detta cosi e’ bella, brillante, ma proviamo ad entrare nel problema vero

se i giovani iniziano a lavorare a 30 anni vorra’ dire che andranno in pensione a 71 anni

se sei fortunato ed inizia a lavorare in un azienda, sperando che questa non falisca mai e che ti terranno sempre in carica allora vorra’ dire che raggiungerai la tua bella pensione a 61 anni , sperando che nulla possa cambiare, anche se stanno gia’ prevedendo fra un anno 42 anni e 10 mesi p er aver diritto alla pensione, quindi e’ una presa in giro,teniamo conto che nell’arco della vita l’azienda fallisce oppure devono tagliare i dipendenti ti ritrovi ad avere una disoccupazione per sei mesi, una volta la disoccupazione copriva per i sei mesi anche la continuita’ della previdenza sociale, oggi non piu’ i contributi figurativi sono spariti e se nei sei mesi dopo trovi lavori saltuari la tua contribuzione e’ poco o quasi nulla, mi dite voi a ch eanni andremo in pensione?

3)DARE LAVORO AI GIOVANI

ANCHE QUI, se continui a tenere gli oltre 65 enni al lavoro mi spiegate come potremmo dare un futro ai nostri giovani, incentivazione al lavoro , ma se non create lavoro come si puo’ incentivare?

Le aziende sono tutte a rischio, chiudono grazie a voi che gli avete messe delle corda alla gola

stopo ai finanziamenti se non hai tute le carte in regole

le banche che tiu chiudono i fidi chiedendo rientri immediati

gli aumenti delle materie prime

la pandemia

i blocchi burocratici

se non si risolvono questi ostacoli mai e poi mai si arrivera’ ad avere una crescita lavorativa

chi imprenditore oggi vuole investire in italia con i problemi attuali?

4) AIUTARE CHI VUOLE FARE UN MUTUO CON AGEVOLAZIONI E GARANZIE GOVERNATIVE

anche qui vediamo cose assurde, chi ha un mutuo oggi e si ritorva senza lavoro si vede portare via la casa all’asta, se hai un muto dapagare di 200 mila euro, ne hai gia’ pagato 100mila e devi alla banca altri 100mila ma non riesci dopo tanti riinvi e promesse e rifinanziamenti ch ela banca non ti dara’ piu’ in quanto il tuo reddito e’ sceso grazie alla mancanza del lavoro cosa fanno?

Ti portano ad atti giudiziari, vieni condannato a pagare dal giudice, e non hai lavoro ne soldi da dare e magari 2 figli a carico , ebben si questi signori che tanto erano felici il giorno che tu firmasti per il mutuo, oggi ti voltano le spalle, ti mettono all’asta la casa non per 200 mila euro , ma bensi per il restante che gli devi ,quindi con poco si appropiano di quello che e’ tuo, mettendo alla porta te e la famiglia, poi i figli li daranno agli assistenti sociali, e come succede di solito le famiglie si separano e tuo marito e anche te vi ritrovate da una situazione di classe media a dover chiedere aiuti alla caritas per mangiare e dormire in strutture per senza tetto. ALLORA DITEMI cosa avete e cosa volete fare per risanare queste situazioni? Cosa avete in programma? Nulla ,per adesso ne parlano solo alcuni gioranlisti dei talk show, ma anche su questi , e’ il mio pensiero che sia chiaro, lo fanno solo per audience e business personale, non ho ancora visto risolvere il problema.

Chi vive in affitto ha problemi ancora maggiori, ti mettono alla porta con le forze dell’ordine e se andari a vivere in auto non importa a nessuno e questo governo voi che gli avete dato fiducia mi venite a dire che sono per il sociale?noooooo l’agenda draghi continua, ha messo in ginocchio la grecia ed ha continuato con l’italia, le nostre aziende stanno finendo tuti in mano alle holding internazionale capitanate dai soli affaristi sporchi che governano il mndo da dietro le quinte

5)LEGGE BOLKESTEIN

nel 2023 0 2024 le nostre coste con gli stabilimenti balnerai andranno all’asta

quindi ci ritroveremo senza stabilimenti gestiti ormai da anni da famiglie italiane ch e hanno tenute le spiagge in ordine , controllato le coste e dato un servizio ai bagnanti siano essi turisti o locali

molte di queste chiuderanno lasciando a casa i giovani che si adoperavano nei mesi estivi a collaborare per dare un servizio turistico, ma mi dite se li lasciamo a casa come potranno arivare a 41 anni di contributi?c’e’ da sperare che le holding li riprendano a lavorare garantendogli una continuita’ lavorativa e con un giusto stipendio

6) il reddito di cittadinanza

e’ vero ch emolti hanno recepito il reddito ingiustamente, ma si sa ch e il furbetto c’e’ sempre,cio’ non vuol dire che se becchi 10 disabili che prendono il sussidio irregolarmente lo siano tutti irregolari, non togli la pensione al disabile per 10 disabili irregolari

il reddito e’ stato gestito male, tuttavia ha dato nel periodo del covid da mangiare a milioni di italiani che diversamente sarebbero finiti all’altro mondo per fame

il 50 % del reddito e’ dovuto e sono persone che gli e’ stato tolto tutto come detto prima, mutuo, lavoro, affitti, inabili al lavoro.

E’ giusto togliere il reddito ai giovani se rifiutano offerte di lavoro, tuttavia se un giovane e’ diplomato all’istituto tecnico oppure laureato, perche’ dovrebbe scegliere di andare a fare il lavapiatti?senza nulla togliere ad un onorevole lavoro come il lavapiatti o altri lavori umili, mi chiedo solo a cosa serve aver tanto studiato se tu governo mi stai chiedendo di fare una cosa alla quale nulla so? Tu governo dovevi gestire con le agenzie interiali i precettori del reddito, schedarli, con un loro curriculum personale e nel giro di 12 mesi trovargli un lavoro adatto a cio’ che essi hanno imparato a scuola e’ stato fatto no?e per colpa tua vuoi tirar via il reddito facendoli passare per fannulloni?oppure cara signora presidente vuoi togliere il reddito per metterli sulle pensioni?

Non si salva una barca coprendo un buco per riaprirne un altro,avete detto, parlato, avete dato aria alla bocca e non avete fatto nulla

7)TAGLI ALLE TASSE

NON SERVE TAGLIARE LE TASSE, SERVE INCENTIVARE GLI IMPRENDITORI AD ASSUMERE.

noi di italia unita avevamo una proposta letta e discussa in parlamento ed e’ quanto segue

per aiutare g li imprenditori ad assumere ,riportare i giovani all'apprendistato in modo che facciano corsi ed imparino un mestiere, dai 17 anni ai 22 anni , tu assumi ed io stato pago i contributi e a te titolare ti riconosco anche un taglio delle tasse,dopo i 22 anni non esiste piu' l'apprendistato quindi tu giovane o ti formi o resti senza lavoro, chi assume per il primo anno un dipendente con un diploma specifico riceve lo stesso trattamento, contributo pagato dallo stato e taglio delle tasse.il problema e' che questi signori dell'agenda draghi vogliono portarci tutti al reddito universale, fare lavorare nelle aziende i robot e tenere a disposizione tutti per i lavori sociali a 750 euro al mese, hai la possibilita' di crearti un lavoro per conto tuo e renderai cio' che ti danno di reddito dalle tasse, chi non e' in grado a mettersi in propio sara' costretto a vivere una vita di stenti,e' tutto un piano PER RENDERE IL POPOLO ANCORA PIU’ SCHIAVO

c’e’ ancora spazio nel settore turistico dove poter colocare i giovani al lavoro ma anche qui vanno rivisti i contratti sindacali e salariali, chi fa questo mestiere in hotel, ristorante, bar, stabilieti balneri e tutti i settori turistici sanno benissimo che 6,ore e 40 sono impossibili, dovresti avere doppio turno di personale e verresti a dover affrontare spese enormi per gestire il locale e non puoi’ far pagare un piatto di pasta 50 euro per sostenere l e spese del personale

quindi la nostra poroposta e’ rivedere tutto il settore,non si parla di ore di lavoro ma di contratti da stipulare fra datore di lavoro e collaboratore( non dipendente collabioratore perche’ che lavora in questi settori e’ il tuo aiutante il tuo braccio destro)quindi concordano fra di loro ore e salario e tu governo per aiutare la piccola impresa familiare contribuisci a pagare per ilprimo anno di assunzione i contributi al lalvoratore rendendo un po’ di respiro in piu’ il titolare dell’esercizio.

Come vi avevamo promesso noi di italia unita siamo qui a controllarvi sul vostro operato ,per adesso non ci avete soddisfatti, e credo che non lo sia neanche chi vi ha votato

presto torneremo alle urna e noi ci saremo, sarem qui per dare un futuro migliore ai nostri figlie

lotto, sto lottando e lottero’ per donare un futuro all’italia e a tutti gli italiani

buona giornata a tutti

incentivo ai pediatri che raggiungono il 70% di vaccinazioni

All’Ausl di Bologna si stanno registrando numeri incoraggianti ma si può fare ancora di più. 

Resta una piccola resistenza che va superata.

“La vaccinazione per queste categorie – dichiara il Direttore Sanitario Lorenzo Roti sulle colonne de La Repubblica – deve convinzioni dei ragazzi e dubbi delle famiglie. Da una parte l'infezione non viene percepita come un problema per i ragazzi, dall'altra la somministrazione dei vaccini ai minori lascia sempre qualche dubbio alle famiglie. Anche le incertezze che si sono avute nelle ultime settimane sull'affidabilità dei vaccini hanno pesato. Proprio per questo è necessario coinvolgere con forza i principali tutori della salute dei ragazzi, i pediatri".

"Abbiamo aperto una discussione per coinvolgerli nella campagna vaccinale e devo dire che da subito hanno dimostrato grande interesse e disponibilità. Da una parte vaccineranno i ragazzi nei nostri Hub o, per chi vuole, direttamente nei loro studi. Dall'altra verranno coinvolti in una campagna di comunicazione pensata per raggiungere le famiglie e fugare dubbi e incertezze. È previsto anche un riconoscimento: i pediatri che riusciranno a far vaccinare almeno il 70% dei propri assistiti riceveranno un incentivo. Un premio di risultato per valorizzare il loro ruolo e lavoro, insomma".

 

Un’ottima idea se riuscirà a vedere la luce: l’accordo, al momento, non è ancora operativo ma in dirittura d’arrivo, tanto che la prossima settimana potrebbe essere effettivo.

La sanità rischia di collassare sotto ai costi dell’inflazione e non solo.

Il ministro della Salute chiede miliardi per garantire i servizi, ma non bastano. In arrivo nuova tassa.

La sanità pubblica è a rischio. Da mesi la Regioni richiamavano all’attenzione del governo i problemi economici del settore salute, ma poco e nulla è stato fatto. Nel documento di economia e finanza del governo (Def) il fondo per la il servizio sanitario nazionale sale da 127,8 a 132,7 miliardi di euro. Si tratta di un +4,9 miliardi di euro che però non bastano.

A pesare sulla sanità pubblica, tra i rinnovi contrattuali, anche i rimborsi da parte delle industrie del biomedicale e l’inflazione. Infatti, secondo quanto riportato da La Stampa in un pezzo di approfondimento dedicato, la reale spesa fa un salto indietro dell’11,5% a causa dell’inflazione sanitaria e di altri 2,5 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del 2019-2021.

4,9 miliardi di euro quindi non bastano a salvare il servizio nazionale pubblico come lo conosciamo. Il rischio è il commissariamento e piani di rientro. Per i cittadini cosa vuol dire? Taglio delle prestazioni e blocco delle nuove assunzioni (con evidenti ricadute sulle qualità del servizio).

Il primo passo lo farà il ministro della Salute Schillaci che si presenterà dal collega Giorgetti (ministro dell’Economia) a chiedere miliardi aggiuntivi per placare la crisi in arrivo. Il resto però lo dovranno fare le Regioni.

so marzo avevamo già parlato dell’ammanco di soldi alle Regioni per la sanità. Si trattavano di circa 5,2 miliardi di euro (ovvero le spese complessive sostenute per il Covid-19 fino al 2021). Con il tempo, il caro energia e la generale inflazione il debito è peggiorato. L’allarme era stato lanciato, il sistema sanitario rischiava di collassare, con la speranza di mettere tutto in salvo entro aprile. Non è andata così.

Si torna oggi, con più allarme, a parlare di rischio qualità e quantità dei servizi sanitari pubblici. Fare un buco alla cinta e stringere non basta, ma soprattutto non serve. Dalla pandemia di coronavirus si sono accumulate le necessità dei singoli (liste di attesa) e debiti.

SChillaci: servono 3-4 miliardi di euro

Al finanziamento pubblico della sanità mancano circa 15 miliardi di euro. Il Def, anche se aumenta la spesa di 4,9 miliardi di euro, non tiene conto dell’inflazione, dei rinnovi dei contratti dei medici e tanto altro. L’aumento, in altre parole, è del tutto inconsistente a sostenere i costi.

Con questa verità in tasca il ministro alla Salute Orazio Schillaci si presenterà di fronte al collega dell’Economia Giancarlo Giorgetti per chiedere altri 3-4 miliardi di euro nella prossima manovra. Al conto mancano comunque dei fondi per andare in paro, ma saranno le Regioni a doverli mettere.

Il piano riparatore: nuova tassa in arrivo

Schillaci però ha un altro asso nella manica: una nuova tassa. L’idea è venuta a Franco Zaffini (Fratelli d’Italia), presidente della commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama.

Il senatore ha detto che la sanità, per una volta, deve fare “bingo” e ha continuato con giochi di parole, come “pensare a una fiche”, per spiegare la sua idea di tassa sulle giocate e sulle scommesse. Anche con questa però c’è il rischio di non stare nei costi e gli spazi di manovra per il prossimo anno resteranno ristretti.internal://c1694b01-b86c-487c-927f-d79f124cbe00

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